Un violoncellista è diventato virale dopo aver utilizzato i suoi social media per condividere un video scioccante. Nel filmato, viene attaccato da una donna sconosciuta mentre suonava nella metropolitana di New York.
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Iain. S. Forrest, 29 anni, era seduto su uno sgabello suonando il suo strumento con passione presso la stazione 34th Street-Herald Square verso le 17:45 dello scorso martedì (13), quando una donna si è avvicinata a lui dal nulla, secondo la polizia e un video che la vittima ha postato su Twitter.
Il violoncellista sta suonando tranquillamente quando la donna si avvicina a lui. All’improvviso, prende una bottiglia d’acqua dal pavimento, lo colpisce sulla testa e se ne va furiosamente senza dire una parola, secondo il video condiviso mercoledì (14).
“Ieri sono stato attaccato nella metropolitana di New York. Alle 17:50 del 13 febbraio, mentre mi esibivo presso la stazione 34th St. Herald Square, una donna vestita con una giacca color senape, una sciarpa rossa e guanti mi ha aggredito, colpendo la mia nuca con la mia bottiglia d’acqua in metallo”, ha dichiarato l’artista in didascalia.
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“È fuggita dalla stazione […], la polizia di New York non è riuscita a trovarla. Abbiamo urgentemente bisogno del vostro aiuto. Per favore, condividete questo post e il video per aiutarci a identificarla prima che faccia del male a me o ad altre persone”, ha aggiunto Forrest.
L’artista ha anche detto che questo è stato il secondo attacco che ha subito in meno di un anno mentre suonava nelle stazioni della metropolitana di New York. “Non credo di poter continuare a farlo. Sospendo le mie esibizioni nella metropolitana per un periodo indeterminato”, ha scritto.
Il video è diventato rapidamente virale, accumulando finora oltre 12 milioni di visualizzazioni, oltre 35.000 mi piace e 3.000 commenti da parte degli utenti che si sono solidarizzati con la situazione dell’artista di strada.
“Fai ciò che devi fare per prenderti cura di te stesso. Abbracci”, ha detto un utente. “Mi dispiace davvero e sono molto triste”, ha commentato un altro. “La tua preoccupazione nel proteggere la tua pace e garantire la tua sicurezza è giustificata e comprensibile”, ha affermato un terzo.
